Text Box: Cosa c’è d’immateriale in un’immagine?
Cos’è un “luogo immateriale”, forse la luce, forse l’ombra o forse la percezione che si ha di esse? 
(P.Marzano, temi del dibattito del 19 Agosto 2009 presso la Libreria “I Volatori” di Nardò, vedi rassegna stampa)
 

 

 

 

 

 

 


Posso fotografare un soggetto per “fissare” la sua forma, i suoi colori in dato luogo ed istante, ma posso anche provare a rappresentarne, con l’immagine da me intepretata ed elaborata, le sensazioni che ha generato in me questo soggetto, questo luogo, questo istante…

Fotografo un “soggetto immateriale”, lo racconto attraverso giochi di luci e di ombre, sue porzioni e suoi dettagli, lo rappresento in immagini ove si possono trovare luoghi che forse non esistono, che non sarà mai possibile vedere davvero. Luoghi immateriali, o non-luoghi, ove fotografo il “qui” ed il “questo” ma per significarne un suo “oltre”, talvolta un “altrove”, la sua immaterialità e forse anche la sua eternità.

Come il profumo dei limoni nella luce di un giardino mediterraneo…

Altre volte l’immaterialità nasce dall’ombra del luogo stesso proiettata sull’ambiente in cui è inserito, e’ l’ombra di un altro elemento, uno schermo, che si staglia sopra il luogo, celandone sue porzioni, definendo una linea di “confine”. Separando la parte in luce, nota, che ci rimanda alla realtà specifica e al definito, da una buia, celata, immateriale, che prescinde dal luogo specifico. Ed è questa la porzione dell’immagine che l’osservatore può interpretare. Calandosi in un luogo suo, un luogo di emozioni e sensazioni, dove quello che ora conta è immateriale.